
La giuria ha concluso, Thomas Coppola, è condannato a morte.
Facciamo un passo indietro, Thomas Barnaby Coppola, Secondo, figlio di un mercante di occhi meccanici, è stato trovato in possesso di ” Aquae fontana naturalis”, il quale costituisce un crimine punibile con la morte qui a B.C.
– Chiunque venga trovato in possesso di prodotti di origine naturale, e non quindi trattati dalle aziende appaltatrici per la purificazione e disinfezione, viene bollato come un criminale, poiché potrebbe minare alla salute pubblica introducendo germi e/o batteri portatori di malattie, il ché sarebbe inaccettabile.
– Ma questo non ha senso! Lo fate solamente perché ormai tutto deve essere affidato ai grandi colossi, una persona non può neanche raccogliere dell’acqua vera per uso personale, dobbiamo comprare, comprare e comprare! Mi fate vomitare.
– Si infatti veramente stomachevole. Comunque se ti interessa, ci è appena arrivata la modalità di morte, te la dico o vuoi essere sorpreso? Sai alla gente piace vedere la faccia pietrificata dei detenuti in punto di morte.
– Fai pure, dimmela, tanto qualunque cosa tu possa fare non cambierà la mia sorte.
– Ti hanno dato, Morte per Verde.
– Morte per verde?
– Si esatto, verrai giustiziato domani.
– Aspetta! Ma che vuol dire morte per verde?
– Ah! Non lo sai? Haha allora non dico altro, voglio vedere la tua espressione di domani sul grande schermo. Addio!
– Aspetta! Per favore dimmelo ti prego!
Il secondino se n’era andato, ora nella cella, vediamo Thomas rannicchiato in un angolo, meditante sul significato della sua sentenza.
La notte non portò consiglio al detenuto, egli la passò li accovacciato, insonne. Il giorno successivo, di primo mattino, ecco un’altra guardia che si avvicina alla cella di Thomas.
– Ci siamo è ora, alzati dai, sembri uno che va al patibolo. Ah già scusa!
La cella si apre, gli altri detenuti si accalcano alle grate, un coro di scherno si erge. Lo canzonano perché oggi era lui il condannato a morte, ignorando così il fatto che prima o poi anche loro avrebbero fatto la sua stessa fine.
– Vi divertite a vedere la sofferenza altrui eh?! Figli di Jorta! Un giorno toccherà anche a voi e voglio vedere chi riderà. Per quanto riguarda voi, guardie, spero che il destino sia il più crudele, pazzi sanguinari che non siete altro.
Le manette magnetiche si staccano dal letto, Thomas si alza per poi essere trascinato in una stanza completamente priva di finestre, tutto era bianco, illuminato da tutte le pareti. Un forte odore chimico lo circonda, sembra disinfettante, ad ogni passo, le scarpe di plastica emettono uno scricchiolio fastidioso. Vengono adesso rimossi i suoi occhiali a visione limitata, nel bagliore vede che solo una sedia di plastica nera faceva da arredo alla stanza. La porta si chiude dietro di lui, che si siede.
Thomas è sopraffatto da qualunque tipo di stimolo fisico, nella stanza un suono elettrico costante lo inquieta, le pareti illuminate lo accecano, il forte odore chimico lo nausea, lasciandogli un sapore aspro in bocca.
Improvvisamente sente uno scatto, seguito da ronzio, una forza lo spinge contro la sedia, come se il suo peso si fosse moltiplicato. Capisce che la stanza in realtà è un’ascensore, che lo avrebbe condotto alla sua ultima stanza da letto. Passa qualche minuto, che per Thomas sembra un’eternità, la stanza ora inizia a perdere colore, le pareti che dapprima erano bianco gelido, ora stanno mano mano diventando sempre più trasparenti, fino a svanire nel nulla. Thomas è in alto, ha vista su tutta la città, ma la sua attenzione volge sulla sua destinazione, la cupola.
Questa struttura enorme si erge al centro della città, Thomas ne aveva sentito parlare nei bassifondi, in molti speculavano sul quale fosse la sua funzione. Alcuni dicevano che a chiunque fosse gettato al suo interno, sarebbero esplosi gli organi, portando ad una morte lenta e straziante. Altri affermavano invece che quella era la tana del leggendario toro rosso, e quindi il giustiziato sarebbe diventato un pasto per esso.
La realtà è ben diversa.
B.C, è una città estremamente inquinata, l’aria è spessa, pesante e molto opaca. Il popolo è abituato a questo tipo di clima e quindi respirano quest’aria senza problemi, i loro occhi sono abituati a vedere il mondo attraverso un occhiale appannato ricoperto di annunci pubblicitari.
Scatti metallici, l’ansia è alle stelle, era giunto il momento dell’esecuzione. La stanza invisibile ora si stava dirigendo orizzontalmente sulla cima della cupola; la bocca famelica della struttura di vetro si apre lentamente e, con grande ammirazione, Thomas vede un raggio trasparente tagliare la coltre spessa di fumo della città. La sedia si stava inclinando, dal basso si sentivano le urla dei cittadini che assistevano allo spettacolo, era un’esecuzione capitale, con migliaia di spettatori. Le persone, mentre con dei gesti mandavano via le pubblicità dai loro volti, lo canzonavano, sparlavano e ridevano brindando alla sua morte. Era la prima volta che vedeva il mondo in quella maniera, senza gli occhiali la visione era molto offuscata, ma poteva vedere il brillio ambrato delle lenti notturne.
La sedia nel cielo si fermò in mezzo alla cupola aperta e sparì.
Thomas cominciò ad acquisire sempre più velocità, stava sprofondando verso il pavimento, il vento, l’odore, il colore lo sopraffanno e perde i sensi.
La cupola comincia a richiudersi, ringraziando per il lauto pasto, dagli alti schermi che da fuori circondano l’esecuzione, viene mostrato Thomas precipitare, l’aria estremamente corrosiva erode pezzi di carne dal suo corpo, il primo piano sulla sua faccia mostra la paura e il dolore di questa esecuzione, che dopo pochi istanti finisce con l’impatto violento sul cemento. Il popolo ulula, gioisce, nessuno però conosceva Thomas, non era un criminale di guerra, eppure tutti esultavano. Qualche istante dopo, si sente una voce provenire dagli altoparlanti della città.
– LO SPETTACOLO E’ FINITO TORNATE ALLE VOSTRE MANSIONI.
Era la voce di Everyone. Poco dopo l’annuncio, una scarica di endorfine artificiali, comandate dalla voce, pilotò tutti a ritornare a lavorare e tutto tornò come sempre.
La cupola si richiude e la coltre di fumo grigio illuminato di viola riavvolge tutto e tutti.
C’è un piccolo particolare, Thomas è vivo. L’aria fresca gli brucia nei polmoni, tossisce, sputa: muco, sangue e saliva. Ad un tratto sente il suo cervello danzare, era euforico, gli occhi si aprono del tutto e per la prima volta nella sua vita egli vide. Il silenzio che lo circondava lo assordava e la totale assenza di fumo gli fece notare tutto ciò che c’era nei dintorni. Questa cella sarebbe stata sua fino alla morte. Per la prima volta nella sua vita, Thomas era libero.
Ci sono però delle domande a cui non abbiamo ancora la risposta, non preoccupatevi, continueremo a seguire questo caso.
Nel frattempo cari lettori, vi ringrazio, e mi raccomando, stay Offgrid.
– Grey
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